QUARRATA FOLK FESTIVAL 2021

QUARRATA FOLK FESTIVAL 2021

25 26 27 giugno
a Quarrata
nel parco della Villa Medicea La Magia
si svolgerà la sesta edizione del QUARRATA FOLK FESTIVAL

La grande canzone napoletana di “Suonno d’ajere”
le immagini, i sentimenti e le tradizioni de “I Liguriani”
la musica brasiliana di “Choro de Rua”
il Mediterraneo che incontra il mondo classico nelle note di Claudio Prima e Sè.me
Pistoia omaggio Napoli con il progetto “Parthenope”
e il canto del Sabir con Stefano Saletti & Banda Icona

Giunto alla sua sesta edizione, il QUARRATA FOLK FESTIVAL, premiato da IT-Folk nel 2018 tra i festival di world music più innovativi del panorama italiano per la sua grande qualità artistica, dopo la pausa forzata del 2020 imposta dal contenimento epidemiologico, si svolgerà venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 giugno nel prato dei ciclamini della Villa Medicea La Magia, a Quarrata.

Tre le serate dedicate al prestigioso festival estivo, ognuna con un carattere diverso e definito.

SuonnoVenerdì 25 giugno 
Sul palco due gruppi di rilevanza internazionale: si inizia con “Suonno d’Ajere” e la grande tradizione della canzone napoletana rivista in un’ottica contemporanea: Lupe Scarpato (voce), Marcello Smigliante Gentile (mandolino, mandoloncello) e Gian Marco Libeccio (chitarra classica) viaggiano dentro le melodie e i ritmi, le serenate e le canzoni umoristiche per far tornare alla luce quel mistero e quella sapienza compositiva e di interpretazione che ha resa la canzone napoletana un patrimonio immateriale del mondo intero.Dopo di loro “I Liguriani” con i suoni dai mondi liguri: il progetto musicale nasce dalla volontà di valorizzare, ricercando nell’archivio sconfinato della storia e nella memoria collettiva, le musiche ed i brani che sono espressione del territorio ligure, terra di confine, approdo e incontro di tante diverse culture, da mare e da terra. Lo spettacolo fa incontrare ballate della tradizione ligure e musica da danza come gighe, monferrine, mazurche, bisagne, valzer ed alessandrine. I musicisti impegnati nel progetto sono importanti individualità nell’ambito della musica tradizionale: Fabio Biale (voce e violino), Michel Balatti (flauto traverso), Fabio Rinaudo (cornamusa), Filippo Gambetta (organetto diatonico), Claudio De Angeli (chitarra).

 

Sabato 26 giugno
Suggestivi e raffinati ritmi brasiliani accenderanno la notte e accompagneranno le note del “Choro de Rua”, un duo formato da Barbara Piperno (flauto traverso) e Marco Ruviaro (chitarra classica a 7 corde). Lo “choro” è la musica Claudio primastrumentale brasiliana di maggior rilievo, è un modo di suonare, è un modo di vivere insieme ed in forma creativa la musica. Il genere nacque nel 1870 quando i suonatori di musica popolare di Rio de Janeiro cominciarono ad eseguire in forma “brasilianizzata” e con forte influenza dei ritmi di origine africana, il repertorio di danze europee che erano di moda nei salotti dell’élite del XIX secolo, come valzer, scottish e polca. Da allora lo “choro” ha abbracciato la polca, il valzer, il tango brasileiro ed ha influenzato lo sviluppo del samba e della bossa nova. Uno degli obiettivi del duo “Choro de Rua” è far conoscere pubblico europeo, rivelandone le origini, lo “choro”, la più importante musica strumentale brasiliana. Chiude la serata di sabato “Claudio Prima & Sé.me”, il nuovo Salento. Le sonorità dell’organetto di Claudio Prima incontrano gli archi di Vera Longo (violino e voce), Paola Barone (violino), Cristian Musìo (viola) e Marco Schiavone (violoncello). Il Mediterraneo incontra il mondo classico, giocando con le provenienze e favorendo l’incontro di due mondi musicali che da sempre hanno segretamente dialogato. Il repertorio scandaglia i fondali del Mediterraneo con una scrittura originale che condensa più di vent’anni di ricerca sulle musiche “di confine” e sulle inaspettate connessioni tra le tradizioni del mare di mezzo ed il mondo classico. Claudio Prima, oltre ad essere un raffinato ricercatore, dirige la “Giovane orchestra del Salento”, è stato assistente di Goran Bregovic e Giovanni Sollima per la “Notte della Taranta”.

CD Banda Ikona - Four Winds Studio - 13_11_20Domenica 27 giugno
Il festival si chiuderà sulle note iniziali di un omaggio di musicisti toscani a Napoli con il progetto “Parthenope – Pistoia omaggia Napoli”. Antonella Grumelli (voce), Daniele Biagini (pianoforte), Giovanni Baglioni (sax soprano), Bernardo Sacconi (contrabbasso) e Francesco Baglioni (batteria) intrigheranno gli spettatori in una fitte rete di parole e suoni che appartengono alla memoria personale di tutti. La canzone napoletana con la voce di Antonella Grumelli segna, ancora una volta, il passo della musica contemporanea, che non può prescindere dalla poesia dei versi scritti nella lingua di Parthenope.Cala il sipario sull’edizione 2021 del festival con “Stefano Saletti & banda Ikona” con il Mediterraneo ostinato: il canto del Sabir”. Un concerto che diventa un cammino tra le strade del Mediterraneo e dove si parla il Sabir, la lingua del mare, dei porti, dei pescatori e dei marinai, la lingua del possibile dialogo, che unisce italiano, francese, spagnolo e arabo in un unico, affascinante, flusso sonoro. Il risultato è un folk world mediterraneo, meticciato, una miscela ricca di ritmi e melodie, suggestioni e colori che attinge, oltre ai brani originali, alla tradizione sefardita, araba, balcanica e del Sud Italia. Compagni di viaggio di Saletti, polistrumentista che suona oud, bouzouki, saz baglama, chitarra, sono i musicisti che da anni fanno parte della Banda Ikona: Barbara Eramo (voce, ukulele), Gabriele Coen (clarinetto, sax, flauto), Mario Rivera (basso acustico), Giovanni Lo Cascio (percussioni, drums set).

 

LigurianiBiaginiProgetto SEme