ESTERNI

Il giardino rinascimentale
Il giardino rinascimentale

Il giardino rinascimentale

Un’immagine molto chiara della sistemazione dello spazio intorno alla villa alla fine del Cinquecento si ha dalla lunetta di Giusto Utens che raffigura la residenza priva di qualsiasi tipo di giardino, ma al centro di campi ben coltivati, dai quali è separata da un vasto piazzale che si estende sui quattro lati.
Nel dipinto l’Utens non ha tralasciato di rappresentare il lago (essiccato dalla fine del XVIII), realizzato in funzione della caccia come della pesca, attività a cui spesso il granduca si dedicava, il quale era collegato alla villa attraverso un grande viale alberato.
Lo stradone, a tutt’oggi percorribile, offre la possibilità di introdursi nella tenuta boschiva che ancora fa parte della proprietà della Magia.

 

Il giardino a parterre e la limonaia di levante
Il giardino a parterre e la limonaia di levante

Il giardino a parterre e la limonaia di levante

La residenza è stata dotata del giardino a parterre entro i primi decenni del Settecento da Amerigo, esponente di spicco, della famiglia Attavanti, che divenne proprietaria del possesso della Magia attorno alla metà del secolo precedente. Il giardino, realizzato su un piano più basso rispetto a quello su cui poggia la villa, è caratterizzato da una fontana circolare centrale e da aiuole che ripartiscono geometricamente il terreno; tra queste sono inserite delle pietre murate, che nella bella stagione accolgono le conche con le piante di limoni, in inverno riposte nelle limonaie.
Intorno alla metà del XVIII secolo gli agrumi erano coltivati non solo in vaso, ma anche disposti a formare due ‘boschetti’ addossati al muro che delimita il lato nord del giardino, e, nelle aiuole si coltivavano fiori di varie sorti: garofani, gelsomini, mughetti, violette.

 

La limonaia di ponente
La limonaia di ponente

La limonaia di ponente

Tuttavia, al giardino sarà conferito quell’aspetto che ancora oggi possiamo ammirare, soltanto dopo l’acquisto di tutta la proprietà da parte di Giulio Giuseppe Amati. Nell’ultimo decennio del Settecento il nobile pistoiese fece costruire la limonaia che delimita il lato orientale del giardino, in corrispondenza di quella costruita in precedenza dalla famiglia Attavanti.

 

Il giardino romantico
Il giardino romantico

Il giardino romantico

Si deve inoltre all’Amati anche il giardino romantico adiacente all’ala di levante della villa, dove piccoli sentieri ombreggiati da lecci, allori e cipressi conducono ad un laghetto artificiale contornato da altre specie arboree.

 

Il cancello monumentale
Il cancello monumentale

Il cancello monumentale

Si deve all’architetto Antonio Gamberai il progetto per la sistemazione di questa parte del terreno circostante la residenza e del monumentale cancello di squisito gusto neoclassico, che costituisce l’accesso a questa parte del parco.

 

La cappella
La cappella

La cappella

Sul finire degli anni novanta del Settecento l’Amati fece edificare la cappella in stile neogotico in margine al giardino romantico che andò a sostituire il seicentesco oratorio fatto costruire dagli Attavanti.

 

Per eredità della famiglia Amati estintasi nell’Ottocento nella persona di Giovanni Tommaso, Giulio di Luigi Cellesi fu nominato erede della nobile famiglia pistoiese, dalla quale Giulio fu obbligato ad assumere il cognome.
Dal Duemila la villa è di proprietà del Comune di Quarrata.

 

Mappa del giardino – cliccare sull’immagine per ingrandirla

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