La Villa Medicea La Magia si trova nel Comune di Quarrata in provincia di Pistoia. Si erge su una collina alle pendici settentrionali del Montalbano, una catena montuosa che si estende per 16.000 ettari tra le province di Pistoia, Prato e Firenze.
La villa sorge lungo l’antica via che collegava Pistoia a Firenze, a breve distanza dal centro di Quarrata, in una posizione strategica di dominio sulla vallata disegnata dal fiume Ombrone.
Si deve alla famiglia Panciatichi, un antico casato pistoiese, il primo nucleo della villa. In particolare, Corrado Panciatichi iniziò nel 1335 ad acquistare alcuni terreni in località la “Magia” e la prima costruzione fu una casa torre, con mura di grande spessore tipiche degli edifici utilizzati a scopo difensivo, che servisse come ricovero e come punto di attacco per le lotte che, in quegli anni, imperversavano con le casate rivali.
“La Magia” è dunque un toponimo, già noto dalla metà del Duecento, e costituirà l’appellativo con il quale sarà da quel momento in poi denominata la stessa residenza.
Nel corso del 1400 l’originario nucleo della casa torre diventò una vera e propria residenza di campagna costruita intorno ad un cortile centrale.
Nel 1465 la proprietà de La Magia passò a Gualtieri Panciatichi che commissionò e realizzò varie opere che contribuirono ad arricchire il complesso residenziale. Un tracollo finanziario della famiglia Panciatichi impose la vendita de La Magia.
Iniziava una storia diversa per La Magia, da casa torre a dimora principesca.
Il Granduca Francesco I de’ Medici, figlio di Cosimo I e di Eleonora di Toledo, acquistò nel 1584 la tenuta della Magia, in questo modo il Granduca consolida l’espansione territoriale iniziata dal padre e rafforza la posizione della famiglia sul Montalbano dove, fin dal tempo di Lorenzo il Magnifico, i Medici avevano intrapreso una politica di acquisizione di numerosi possedimenti.
Nel 1585 Francesco I commissionò la ristrutturazione de La Magia all’architetto di corte Bernardo Buontalenti che pensò per la villa una serie di interventi ancora visibili quali la pavimentazione del cortile, il rialzamento della vecchia casa torre, la creazione di nuovi ambienti ottenuti dal tamponamento del loggiato del cortile.
Nel 1587, alla morte improvvisa del Granduca Francesco I, la proprietà passò al fratello Ferdinando I e, alla sua morte nel 1609, fu destinata a don Antonio il figlio illegittimo di Francesco I e di Bianca Cappello.
La residenza rimase di proprietà del ramo principale della famiglia Medici fino al 1645, anno in cui fu venduta da Ferdinando II a Pandolfo Attavanti, membro di una casata di antica nobiltà originaria di Castelfiorentino.
L’edificio fu oggetto di ampliamenti e nuovi decori grazie al figlio di Pandolfo, il generale Amerigo Attavanti, che tra il 1708 ed il 1716 fu committente di importanti trasformazioni interne della residenza quali la costruzione dello scalone monumentale e la realizzazione di decorazioni ad affresco e a stucco. Il cantiere vide la presenza di numerose personalità artistiche dell’epoca. Fra queste il pittore fiorentino Giovanni Bagnoli autore nel 1710 dell’affresco sullo sfondo dello scalone e del “Ratto d’Europa” sulla volta del ricetto antistante il salone.
Nel 1752 il casato degli Attavanti si estingue e La Magia passa alla famiglia Ricasoli, aristocratici fiorentini di origine feudale che non apportarono modifiche di alcun tipo alla villa ma si dedicarono alla costruzione di annessi, quali una nuova limonaia e una nuova scuderia.
Dopo pochi anni, nel 1766, la proprietà passa alla famiglia Amati, Giulio Giuseppe Amati acquistò l’intera proprietà e dette al giardino la forma che è possibile vedere attualmente. Come scrive Luigi Zangheri il giardino “selvatico cinquecentesco, realizzato dal Buontalenti, venne trasformato in giardino paesaggistico secondo i dettami del landscape gardening. Si introdussero in tal modo novità botaniche, lecci, allori e cipressi, rese accessibili da una rete di vialetti dal disegno apparentemente casuale e intervallati da statue”. Completano l’opera un ingresso monumentale e la cappella gentilizia di Santa Verdiana, realizzata in stile neogotico.
L’ultimo discendente della famiglia Amati, Tommaso, nominò nel 1863 suo erede Giulio di Luigi Cellesi con l’obbligo di assumere il doppio cognome. La residenza divenne quindi proprietà dei nipoti di Giulio Amati Cellesi: Giuliana, Gualtiero, Luciano Amerigo, Tebaldo, Lanfredino, figli del primogenito Giovanni Tommaso e di Eugenia Mattei.
Nel 2000 il Comune di Quarrata acquistò dalla signora Marcella Pagnani, moglie del conte Luciano Amati Cellesi, l’intera proprietà. La signora Pagnani si riservò l’usufrutto della villa fino alla sua morte che avvenne nel 2002.
A partire dal 2002 il Comune di Quarrata ha messo in atto una politica di salvaguardia e di valorizzazione del bene che si è concretizzata nel restauro e nella riqualificazione funzionale dell’intero complesso architettonico, del giardino storico e del bosco circostante, evitando la monumentalità passiva. La villa è stata aperta fin dal 2002 al pubblico con visite guidate e eventi culturali che hanno convissuto per più di venti anni con tutti i cantieri aperti per le varie ristrutturazioni.
La proprietà pubblica non è infatti solo l’inizio di un periodo di restauri e manutenzioni ma anche l’inizio di una nuova creatività. Dal 2005 si realizza il progetto Genius loci, lo spirito del luogo che vedrà protagonisti, con la realizzazione di opere pensate appositamente per gli spazi della Magia, alcuni dei maggiori artisti contemporanei, quali Fabrizio Corneli, Anne e Patrick Poirier, Hidetoshi Nagasawa, Marco Bagnoli, Maurizio Nannucci, Daniel Buren. Le installazioni di arte ambientale realizzate dagli artisti in situ sono una delle particolarità della villa che le hanno permesso di far parte dal 2013 del sito seriale “Ville e giardini medicei della Toscana”, inscritto dall’UNESCO nella lista del Patrimonio Mondiale. Un riconoscimento importantissimo, forse il più importante riconoscimento per un bene ed un’istituzione culturale, che ha dato nuovi impulsi per la tutela e la promozione continua del bene.
Nel corso del 2022, il Comune di Quarrata ha partecipato, predisponendo un progetto di restauro e valorizzazione, al bando del Ministero della Cultura per la valorizzazione di parchi e giardini storici, bando da finanziare nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con decreto del Ministro della Cultura del giugno 2023 è stata stabilita l’assegnazione al Comune di Quarrata, e di conseguenza alla realizzazione del progetto presentato, di un contributo complessivo di 2 milioni di euro. Questo importante finanziamento permetterà di concludere il restauro del giardino e di alcune delle sue pertinenze. In fase di ultimazione anche il restauro del cortile interno della villa che si mostrerà al pubblico in una rinnovata veste che ripristina i colori e i decori originari.
Questa visita al complesso monumentale de La Magia è un’esperienza unica, nella quale poter apprezzare le peculiarità storiche, le originalità architettoniche, le idee artistiche e la spontaneità dell’ambiente. L’appuntamento dal vivo è per l’inizio del 2025.